LE IMMAGINI

Ciò che esiste nel mondo esterno,è il prodotto di ciò che esiste nel nostro mondo interiore,cioè quello che ci colpisce,che riconosciamo e che cattura la nostra attenzione,suscitando in noi una sensazione,può mostrare un contesto,un modello con il quale entriamo in risonanza,questo comporta che dentro di noi in qualche modo abbiamo quel tipo di immagine. Per esempio,se vedendo un film che narra una storia di violenza e privazione oppure,di festa e gioia condivisa da una comunità,la nostra partecipazione sarà tanto più forte quanto forte è la risonanza con quella narrazione specifica dentro di noi. Quale potere abbiamo dunque sulla realtà esterna? ed ancora,Abbiamo potere? Senza dubbio,ciascuno di noi ha potere.In questo tempo in particolare,tutta l’umanità dovrebbe fare o essere aiutata a fare un salto di coscienza,riscontrando attraverso l’esperienza diretta della vita di ogni giorno che siamo responsabili quindi abili e capaci,di produrre in seguito al nostro sentire individuale ed unico,un pensiero,parole ed azioni all’esterno che condizionano il mondo,il nostro mondo e di conseguenza essendo creature sociali il mondo di tutti. Prendersi la responsabilità sapendo che essa non costituisce un peso ma bensì rappresenta una individuale abilità che possediamo,se abbinata ad una coscienza individuale e sociale potrebbe essere il primo passo per riprendere il potere.Avere potere quindi significherebbe smettere di delegare ad altri ciò che ci accade nella vita.Le storie,che vediamo rappresentate attraverso le immagini possono essere quindi un aiuto prezioso per riconoscere ciò che dentro di noi in quel momento accade,se siamo in battaglia,se siamo in pace o se stiamo cercando di riavvicinarci allo stato naturale e cosi via.La bellezza straordinaria sta nel fatto che avendo potere di produrre la nostra relazione con l’esterno,osservando l’esterno possiamo costantemente comprendere in quel momento,in quale relazione siamo con noi stessi.Quando ci facciamo osservatori non giudicanti,ma attivi e presenti nella nostra realtà,possiamo amorevolmente apportare dei cambiamenti per migliorare la nostra qualità di vita e delle nostre relazioni,cambiare,modificare il lavoro che stiamo facendo per esempio,concludere dei rapporti che non ci gratificano,smettere di frequentare persone con le quali non ci troviamo a nostro agio,comprendere se ci stiamo dicendo la verità su alcuni ambiti della nostra esistenza,migliorare il nostro modo di nutrirci,la qualità della musica che ascoltiamo e delle immagini che osserviamo.Rendiamoci conto che per esempio,chi dentro di se,possiede l’immagine,l’archetipo del guerriero con il suo mito,senza entrare in contatto con questa immagine,senza comprendere la differenza tra la lotta e la guerra,tra il soldato ed il guerriero,senza riconoscere e spesso accade;che nella stessa famiglia d’appartenenza l’archetipo del guerriero è fortemente presente,continuerà a proiettare nella realtà della sua vita,la narrazione del guerriero. Ne deriva spesso,che la vita nella sua realtà possa essere la rappresentazione di insiemi di eventi necessari a forgiare la tempra di un/a guerriero/a,può risultare molto impegnativo e sfiancante.Con questo esempio non intendo dire che esistono immagini più o meno giuste o sbagliate,belle o brutte,non c’è giudizio,quello che davvero importa è comprendere,capire e fare proprio,riprendere il potere individuale di essere presenti nel mettere in “scena”la storia,il mito della propria esistenza,essendo “guerrieri” consapevoli,tutelanti e non prevaricanti,capaci di stare in battaglia senza fare la guerra,rimanendo con etica nella bellezza,nell’armonia e nell’amore dato dal vivere pienamente la propria “natura”.